A seguito di una intossicazione da botulino è morta in Sardegna Valeria Sollai a 62 anni. La donna era ricoverata in ospedale da giorni.
L’allarme botulino, con tanto di consigli da parte degli esperti, continua a tenere banco. In Sardegna, per esempio, è arrivata, putroppo, la seconda vittima. Infatti, è deceduta Valeria Sollai, 62enne da settimane ricoverata presso il reparto di rianimazione del Policlinico Universitario di Monserrato. La donna aveva partecipato a luglio alla “Fiesta Latina”, tenutasi proprio a Monserrato, dove era rimasta intossicata dopo aver mangiato cibo messicano. Prima di lei era morta un’altra donna, la 38enne Roberta Pitzalis.

Botulino: seconda vittima in Sardegna
Seconda vittima del botulino in Sardegna. In queste ore è arrivata notizia della morte di Valeria Sollai, di 62 anni, deceduta nela notte al Policlinico di Monserrato. Da settimane era ricoverata in Rianimazione all’ospedale universitario, dopo che aveva partecipato alla “Fiesta Latina” nella cittadina in provincia di Cagliari, a fine luglio.
La Sollai, come detto, è la seconda vittima dopo la 38enne Roberta Pitzalis, anche lei intossicata dal batterio killer durante la stessa manifestazione. In questo senso, sembra aggravarsi la posizione dell’unico indagato, il titolare del chiosco dove sono stati consumati i prodotti contaminati.
La situazione dopo la serata: gli altri ricoveri
La vicenda legata all’intossicazione da botulino aveva portati anche ad altri ricoveri. Nello specifico, al Policlinico di Monserrato sarebbe ancora ricoverata una ragazza di 14 anni mentre già sono stati dimessi dall’ospedale Brotzu di Cagliari altri quattro pazienti. Diverso, invece, il discorso relativo ad un bambino di 11 anni ce era stato trasferito al Gemelli di Roma. D aquanto si apprende, le sue condizioni sono in miglioramento, ma la ripresa potrebbe essere lunga.
Massima attenzione sul botulino anche in altre città del nostro Paese con particolare focus alla Calabria dove sono decedute due persone mentre sono stati oltre una dozzina i ricoveri tra la provincia di Napoli e quella di Cosenza.